Gli articoli e le riflessioni maturate in merito al sondaggio pongono attenzione sulle “bugie” come elemento distintivo che porta l’Italia al primo posto per l’uso che ne fa quale strumento di conquista.
Si fa per dire, ovviamente. La strategia scelta come categoria di elite dall’Italiano per “intrappolare” la propria preda in un incontro al buio, nel caso delle chat, non stupisce: si basa sul fare leva su comportamenti ritenuti vincenti quali la furbizia, la scaltrezza, l’inganno e soprattutto sul credere che la preda in questione sia così “debole” da lasciarsi convincere dalla non realtà..
E’ la modalità del perdente che usa la “furbizia” come una mossa a suo avviso intelligente per ingannare l’altro e se-durlo verso il proprio desiderio.
Ma siamo sicuri che il popolo delle chat sia davvero ingenuo?
Sono poi così vincenti queste strategie?
A quanto pare la percentuale degli incontri “persi” sale in proporzione alle delusioni vissute di fronte ad un individuo che di simile a quello descritto in chat non ha proprio nulla.
Purtroppo anche nelle chat l’Italiano si distingue e fa la sua “figura”. Il tentativo di giocare con l’altro svalutando l’altrui capacità di ri-conoscere e discernere tra la fantasia e la realtà porta poi il malcapitato o la malcapitata a fuggire a gambe levate e a detestare il bugiardone.
Ma gli olandesi, che dal sondaggio risultano utilizzare le bugie con meno frequenza, saranno per caso più trasparenti e meno complessati di noi Italiani? Sarà mica che per conquistare una donna o un uomo, perché no, è sufficiente semplicemente essere se stessi? Ci siamo mai chiesti se il nostro valore, il valore delle nostre emozioni, dei nostri pensieri e soprattutto i nostri desideri risplendano in maniera molto più intensa e accendano in modo più caldo le passioni e le sensazioni di quanto invece non faccia un essere ipocrita e subdolo?
Certo c’è da dire che la questione andrebbe approfondita analizzando anche le motivazioni che portano le persone ad incontrare un partner online.
Dal sondaggio sono emerse 4 categorie di soggetti: l’osservatore, il bugiardo cronico, l’eterno ottimista e il passionale. Ma possiamo anche pensare anche ad altre caratteristiche differenziali tra soggetti se ci soffermiamo a riflettere sulla motivazione di base. E allora abbiamo: sesso puro, passione, amore, , amicizia che se volessimo tradurlo in uso dell’oggetto in questione (femmina o maschio che sia) potremmo dire: quello che lo usa e basta, quello che lo usa insieme e in armonia con il partner, quello che forse lo usa ma non subito, quello che lo pensa ma lo sublima subito dopo.
Dott.ssa Daniela Benedetto